giovedì 24 febbraio 2011

MA NON DOVEVA ESSERE UNA TRAGEDIA?


"Del come mandar l'Otello in vacca"

Il perfido Iago trama, sobilla, inganna ma ha le idee confuse...
" Otello non lo posso soffrire ma è uno serio
che Cassio ami Desdemona é sicuro,
che lei lo ami è probabile" recita infido a mezza voce

"ma"
tuona ergendosi in tutta la sua statura
"anch'io amo Cassio!!!"
"uh cazzo" rumoreggia la sala...

Desdemona (io) che fa il culo ad Otello:
"come osi mettere sullo stesso piatto della bilancia le mie parole quelle di Iago!"
otello che cheto cheto ammette:
"bhè, effettivamente, hai ragione..."

Iago che accusa,
Otello che è confuso,
Cassio che si difende,
Iago che nel frattempo fa le corna alle spalle di Otello,
Desdemona (sempre io) che insegue e minaccia Iago: "ridillo guardandomi negli occhi, se hai il coraggio!"
Iago che porta la prova del tradimento: il fazzoletto di Cassio!

Ma noooo, non era di Cassio!
Ah no?!?!? E di chi era? di Desdemona?Ahhhhhhh

Si ma non tenerlo piegato così sto fazzoletto che sembra una mutanda!

Ma allora... Era un fazzoletto o una mutanda?
Visto così sembra il perizoma di Cassio!
Ma allora ...era davvero la mutanda di Cassio?!?!

Mutanda o fazzoletto che fosse
secondo Emilia, moglie di Iago, ancella di Desdemona
qualcuno l'aveva  presa di nascosto, per forza, non ci poteva essere altra spiegazione perchè:
"Stamattina era lì, nel cestone, tra le cose da lavare!"

Colpevole o innocente Otello mi ha fatto fuori...a pugnalate!!!

L'improvvisazione è stata un successone,
non ci hanno nemmeno cacciati a scarpate dalla sala...

martedì 22 febbraio 2011

C'ERA UNA VOLTA


e forse c'è ancora,
o magari non c'è più...
(ma nessuno, almeno per il momento, potrà raccontarcelo)

lungo il vialone che da Tripoli porta all'aeroporto

la storia illustrata della rivoluzione!
(o almeno, io così l'ho interpretata)

41 cartelloni enormi, grandi come palazzi.
I primi purtroppo li ho persi, ero sempre bella ma ancora addormentata
non nel bosco ma su un grande viale della tripolitania,
non su un cavallo bianco ma su un pulmino
guidato non da un  principe ma da Fathé
che non era neanche azzurro
forse perchè era molto abbronzato.

Mi sono svegliata di colpo anche se nessun principe
mi aveva baciata
 -a prescindere dal colore ...voglio dire, io razzista non sono!-

Su un  cartellone c'erano Michael Jackson
no, scusate, era il rais (d'altra parte l'ho detto subito....erano le 5.30 di mattina e stavo ancora dormendo)
ed un nano pelato, tirato, truccato, parruccato.
Non una semplice stretta di mano.
Le mani intrecciate all'altezza del cuore,
le braccia  strette, vicine, avvinghiate, a sostenere questa maschia e fiera stretta

...Fathè non guidava male, ma io sono stata lì lì per sboccare.




 

mercoledì 16 febbraio 2011

IO ED IL MIO SENSO DELL'ORIENTAMENTO

Quando guardi troppo spesso indietro,
quando pensi solo al passato,
a ciò che è stato, 
a ciò che avrebbe potuto ma non è stato,
a come invece avrebbe dovuto essere,
ai mille passi ed ai mille ponti,
ai perchè ed ai percome, che ti hanno portata fin qui

Girati

Stai vivendo nel verso sbagliato.

sabato 12 febbraio 2011

GLI AMMUTINATI DEL SYNCHRO


Complice un ritorno
ieri sera, dopo un mese di organizzazione, pizzata con la ex squadra.

Mangiato bene (anche se il posto che avevamo scelto era chiuso)
ci siamo divertiti, ci siamo raccontati un pò.

Poi siamo andati avanti ad oltranza a parlare di gatti, di cani, di canarini...

Quello che ci unisce è la squadra
ma alla fine non ne parliamo.
Ci siamo dette un pò tutto
e quello che abbiamo da dirci non ci piace:
brutto il modo in cui è finita,
brutte le cose che sono venute fuori,
brutta la cattiveria e l'arroganza di chi è rimasto.

Io e la Kattiva siamo state sotto casa sua a parlare di "bambini"...
Per la cronaca nessuna delle due ne ha di propri
ma lei in insegna -quindi per lei è lavoro-
si, va bè, io sono figlia di insegnante-quindi per me è ciò che so del lavoro di mia mamma-
e non è la prima volta che succede...
Non che mi dispiaccia, ma sinceramente non capisco!

 

giovedì 3 febbraio 2011

PROVARE PROVARE PROVARE

Mi piace il teatro perchè mi pemette di provare!
Mi butto e mi trovo a fare cose che fuori direi "non sono da me".
Ed invece sono da me eccome,
sono mie!
Appartengono a quella parte di me che "non lo farebbe mai"

Ed è così che ho trovato la via di fuga (che fuga non è)
Era semplice e se vogliamo scontata:
semplicemente mi sono alzata e me ne sono andata.

Non era la via di fuga quello che dovevo cercare
ma la via d'uscita.

Una quinta immaginaria ti dice che l'uscita c'è ed è lì,
devi solo alzarti ed andare.