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lunedì 2 ottobre 2023

CONFITEOR #6

perché dove non arriva la sfiga...arrivo io!

Perché io lo so che la casa è lo specchio di chi la abita e che il nostro pianeta è la più grande casa.

E allora cerco di essere coerente! Mica compro litri di acqua profumata per ammorbidire il mio fresco bucato, io come ammorbidente uso l'aceto.

Convintissima di averlo finito prima di partire per le vacanze, felicissima per avere trovato invece una bottiglia piena piena del prezioso liquido, mi dirigo tutta fiera ed orgogliosa verso il cassettino della lavatrice

EEEE (mannaggiagretathunbergmannaggia) 

ho mica fatto il bucato con l'olio di semi di arachidi?

Praticamente adesso ho le lenzuola confit!

mercoledì 13 settembre 2023

RITORNAI!

 Tardi, molto tardi. Ritornai il 6 settembre dopo 8h di viaggio.

All'andata scappai da Milano come si scappa nella notte da una trappola infuocata: di corsa e tutta sudata.

Al ritorno aspettai le rondini per partire ma più che altro aspettai che giù dai miei cominciasse a fare il freddone porco che ti fa dire "ok, mo basta".

In mezzo ci fu un mese e mezzo di poche cose, tutte familiari, conosciute e, perciò, rassicuranti ed io mi sono fatta trascinare da questo flusso non sempre abbondante ma costante.

L'amica di sempre, le passeggiate in villa, le chiacchiere ed i silenzi, due orette di lavoro il pomeriggio, il caffè al bar da zia Rosanna, l'aperitivo all'altro bar che sta dall'altro lato della villa e poi qualche volta pure al bar di fronte perché un gin tonic ciascuno non fa male a nessuno, il mercato il venerdì, la ricotta buona al supermercato il mercoledì, Michele il fruttaiuolo il martedì (io frutta non ne mangio ma Michele è una pietra miliare, insostituibile per la serena sopravvivenza di mia madre), Maurizio il muzzarellaro il mercoledì (senza Maurizio mia madre è perduta e pure noi che restiamo senza cena), il pisciaiuolo manco a dirlo il venerdì, mia nipote per fortuna tutti i giorni tutti i giorni, la piscina, quel navigare a vista per scansare le classiche beghe famigliari.

E' un tempo lento e dilatato quello che scorre in valle, talmente lento che per certi aspetti sembra proprio non passare. E quando lo guardi da lontano hai quasi l'illusione di poterlo ampliare, tirare come una copertina confortevole dove più ti serve. Già che sono lì, già che ho tempo, farò...

E dire che avevo degli obiettivi quando sono partita, delle cose da fare ed altre su cui riflettere seriamente.

A me non piace mancare gli obiettivi, è per questo che li ho dimenticati.

domenica 14 febbraio 2021

MEMENTO 64

 NON ESISTONO PIU' LE NEVICATE DI UNA VOLTA

Quelle che "a scuola gira il morbillo/la rosolia/la varicella/la pertosse/la quinta la sesta e pure la settimapiu'chediminuita malattia. Ma tanto crai *, si ddiu voli, nevica e disinfetta tutto"


*domani, per i diversamente nordici

**e visto che oggi è già domani, dopodomani si dice piscrai

***e visto che chi ha tempo non aspetti tempo dopo-dopodomani si dice piscrilli

martedì 8 ottobre 2019

DI VOGLIE E DI ERBE

Voglio voglio voglio...
Rivoglio l'idea che avevo di te.

lunedì 12 febbraio 2018

POTREI STUPIRVI CON EFFETTI SPECIALI

E, invece, mi sa che mi limiterò a scodellarvi in fretta e furia sto gran minestrone di pensieri, di post in attesa di essere elaborati, di idee in salamoia che tra un po' fanno la muffa.
Chiedo venia.

Per eventuali intossicazioni non ve la prendete con me, io ve l'ho detto subito che la materia prima in sé non sarebbe neanche male, peccato che non è freschissima.

Mi stimo quando riesco a vendermi bene. Uffffff

Premesso che più passano i giorni, più gli esami di idoneità/maturità dei miei adorati virgulti si avvicinano, più perdo le speranze ma soprattutto la fiducia nell'umanità.
Ci siamo tutti su questo gran carrozzone che punta dritto dritto verso il baratro:
ci son gli adolescenti, i giovani adulti, gli adulti -i genitori, i docenti, i docenti in pensione- solo non si vedono i due liocorni, (che evidentemente sono gli unici veramente svegli, loro al cortese invito hanno risposto "col cazzo").
L'ultimo a salire va per i settanta, capello riccio, semilungo, baffetto ispido, coppoletta e giubbino di panno, pantaloni di fustagno, alito in naftalina. Deve fare le ore di recupero pomeridiane ai ragazzi, cercare di "colmare le lacune".
In Calabria ho visto che fanno così: Apri un cantiere, cominci a scavare per gettare solide fondamenta per qualcosa che quando ci sarà sarà sicuramente meraviglioso, trovi un vuoto/voragine e, per evitare la sospensione dei lavori da parte delle belle arti, fai una bella gettata di cemento e alla lacuna non ci pensi più.
Ho provato a dire al preside che conosco un tizio che ha una bella e capiente betoniera di proprietà ma lui non ha capito o non ha voluto capire.
Nonostante io finisca alle 14 mi fermo per parlarci, mi sembra cosa buona e giusta, oltre al fatto che spero sempre in un miracolo, in qualcuno che davvero sappia fare una magia.
Chissà perché nel mio immaginario anziano è sinonimo di esperienza, equilibrio, generosità.
Sta di fatto che (alle 16.30!) per 15minuti mi parla di quello che ha fatto, di come lo ha fatto, del perché lo ha fatto. E poi mi dice che lui ha insegnato per aaaaanni, ha anche scritto un libro sullo studio di funzione (ma daiiiiiii, e come ti è venuta questa idea? non si era mai mai mai visto prima un libro sullo studio di funzione).
Ha scritto un libro, amore. E quelli non sanno leggere. Amore.
Ed io non so se ridere o se piangere.
Su questo gran carrozzone che, come dicevo, punta dritto dritto verso il baratro mi sa mi sa che lui vuole giocare a chi arriva prima. Con me.
Prego, dopo di lei!

Vado, ceno e torno.
Baci.



martedì 21 novembre 2017

VIRTUAL ASSISTANT

Metti che hai un problema col tuo gestore telefonico.
Metti che, impossibilitata a parlare con un essere umano, tu ti rassegni a contattare il virtual assistant

Serve aiuto? Digita lui
E tu digiti mesta la tua domanda.
E lui ti risponde subito, solerte!
È che ti risponde un po' a capa di 'mbrella.
E tu temporeggi.
E a lui evidentemente non piace, così ti incalza

"Io son pronto e tu"
E che gli vuoi rispondere...
"Tanti auguri"
Più sentito.

In barba al mobile, la regina dei telefoni è sempre lei.

martedì 29 novembre 2016

MEMENTO 51

Se ti rifiuti di vedere la realtà
l'unica ragionevole conseguenza è la delusione

mercoledì 16 novembre 2016

DAI CHE C'E' IL SOLE





Dai che c'è il sole,
dai che l'aria è fresca,
c'è un bel venticello.

La giornata ideale per tornare qua, aprire le finestre, aerare i locali prima di tornare a soggiornarci.

Prima che tutto vada a scatafascio.
Prima di ritornare quando l'ispirazione, gli astri, la cabala, i fondi del caffé  indicano propizio il momento e scoprire che si è ridotto tutto in polvere.


giovedì 4 giugno 2015

ROAD MAP

Credevo, illusa!, che con la migrazione da splinder si poteva ritenere chiuso il capitolino "fatiche improbe di una povera blogger inidonea"
e invece, a traccobbetto, il garante decide che a detto capitolino bisogna aggiungere un altro bel paragrafetto.

Porcono e vado avanti.

STEP 1 oggi ho creato la pagina.
STEP 2 sceglierò dei contenuti.
STEP 3 poi mi preoccuperò del banner.

Considerando che nulla ho da offrire se non qualche forchettatina di cazzi miei mi sembra pure troppo.

Ché poi, con buona pace di Nonna Papera, io non sono tipa da biscottini.
Se di forno si deve perire posso sfornarvi una teglia di lasagne.

lunedì 16 marzo 2015

8 MARZO + 5

Milano, Interno giorno.Fiera.
"fa' la cosa giusta" 

E riuscire a farla non è cosa da poco perché se non sei l'espositore ma devi esporre su invito...

SUSPENCE
non sanno come farti entrare!
Tu l'invito ce l'hai  e te l'hanno mandato loro da smappo (smappoooo?!?!),
con tanto di email di conferma e paciocco a quadrettini cosìfaiilriconoscimentodigitaleenonstampicheèpeccatomortaleepoicheccazzoseiafalacosagiusta
ma loro, detto invito, non sanno a chi devi mostrarlo. 

IL VIAGGIO DELL'EROE
La Cincia non si scoraggia e doppia col sorriso l'omino disarmato e disarmante posto a guardia dell'ingresso. 
Armata di borsa a tracolla, carica di volantini, brandendo una bacheca piena di maschere decorate guadagna il piano della reception 
(rigorosamente a piedi perché gli ascensori non li hanno messi in funzione)
e lì cominciano le sue personali, ma non solitarie, peripezie: 
dai tornelli alla cassa e ritorno, dalla cassa alla cassa-inviti, dalla cassa-inviti ai tornelli.

LA META
La Cincia arriva, un po' sconvolta ma felice, allo stand dove ad accoglierla ci sono le sue compagne di avventura che prima di lei (grazie, c'avevano il cartellino rosso "espositore") avevano conquistato l'agognata meta. 
Abbracci, sorrisi, baci. La gioia di vedersi e di conoscersi perché si, apparteniamo tutte alla stessa famiglia ma di specie diverse.

QUELLO CHE NON TI ASPETTI
Tra scolaresche, ragazzi bradi, insegnanti allucinate, integraliste vestite in modo improponibile che sgranocchiano estasiate cose che io faccio sinanche fatica a riconoscere come cibo,
come un miraggio chi ti vede passare la Cincia? un'amica.

Non la vedevo da tanto, dall' ultima cena in terrazzo dopo il saggio di teatro.
Bella come sempre, energica, luminosa.

Con l'entusiasmo di chi è uscita la mattina per cercare di reinventarsi la vita, le ho raccontato chi siamo, che cosa facciamo (ma anche un po' che cosa faremmo se ce lo facessero fare), che cosa vorrei fare io (visto com'è finita con quello che facevo prima) e come ci sono arrivata, etc etc etc.

E racconta tu che racconto anch'io mi ha raccontato anche lei.
Anche lei messa in condizione di andarsene, anche lei senza motivazione alcuna relativa al suo lavoro o al modo in cui lo svolgeva, anche lei esposta ai venti da un "superiore" latitante, pusillanime ed inconsistente.
"Esodata anche tu?" perché lei di anni ne ha 15 più di me e non basta essere giovani dentro e belle ed energiche fuori, carta (d'identità) in certi frangenti canta e canta forte!
In cerca di risposte, di dati, giusto per far due conti, si è rivolta a chi di dovere -il sindacato- che le ha così risposto:
"signora si faccia aiutare da suo marito!"

FINALE 
Perché noi vorremmo trovarci nella Milano dell'EXPO 2015, nella Milano della possibilità, nella Milano che si apre al mondo intero in nome di un'Italia che è culla della civiltà.

Ma la verità è che siamo a Frittole 1400 quasi 1500 e non ci resta che piangere! 











lunedì 25 febbraio 2013

COSE COSE COSE

da raccontare ai nipoti!!!

Di questo giorno di amore e di anarchia
senza governo,
senza papa,
senza capo della polizia.

martedì 22 gennaio 2013

CI-SCIVOLAI

Cosa non fa un pavimento pur di farsi lavare...
Tipo che si rovescia addosso una bottiglia d'olio!
Non una bottiglia che sta per finire, ovvio.
Lui vuole LA bottiglia che è stata scelta tra milioni di bottiglie urlanti dagli scaffali del supermercato
"scegli me, io costo poco...scegli me, io ho un colore bellissimo...scegli me, scegli bio!".
LA bottiglia di olio extravergine d'oliva, italiano fin nel nocciolo, oh monocultivar, spremuto a freddo.
Mica cazzi!

LA bottiglia che appena è entrata in casa è stata appesa con tutto il sacchetto,
oltre che con grande cura,
(perché io quando entro in casa non devo mai fare la pipì come se fosse l'ultima cosa da fare per potermi salvare la vita!)
alla spalliera dello sgabello.

E proprio mentre io ero intenta a salvarmi la vita
lui, quell'infame lurido...in senso metaforico e non!, che fa?!?!
Piglia la bottiglia e se la tira addosso, così, per gravità.


PS: Capisco che magari avrei anche potuto fare a meno di raccontarvi 'sta cosa della quale se anche non ve ne può fregare di meno, credetemi, non vi biasimo.
Non è la cosa in sé quanto il pericoloso trand che ha preso questo 2013 che ho bisogno di condividere.

martedì 8 gennaio 2013

CAPODANNO COL BOTTO

a occhio e croce saremo in 500
interno 1: cenone luculliano + duo folk-pop-"na risgrazia"
interno 2: cenone "ridotto"+disco+open bar
interno 3:bar
"mo sedetevi, ché dovete mangiare"
"scusi ci porta un'altra bottiglia di falanghina?"
1-2-1
"non ce la faccio più...ma c'è ancora un altro primo?"
"scusi ci porta un'altra bottiglia di falanghina?"
"si. e pure due secondi"
"u maronna...."
"scusi ci porta un'altra bottiglia di falanghina?"
1-2
"uéééééééé ma pure tu ci sei? da quanto tempooooo!!!tutt'a posto, si? e quando sei arrivata? e mo quando te ne vai?" avanti un altro!
1-2-1

-10, -9,-8,-7,-6,-5,-4,-3, -2, -1
AUGURIIIIIIII

il trenino nooooooooo
1-3-1-2

"io vado a ballare" " pure io"
"però mi fanno male i piedi...."
"pure a me...andiamoci a cambiare le scarpe!"
"le chiavi?!?"

ciao ciao ciao
auguri auguri auguri
baci baci baci
quando ci rivediamo? presto, si? si si, presto. ad agosto? forse, come sempre.
avanti un altro!


"ma quanto piangono ste ragazzine?!?"
"ma chi?"
"ma tra la veranda e il parcheggio ne ho viste almeno tre strapparsi i capelli in lacrime"
"piangeranno per amore..."
"non è amore, so 'e bicchieri"

ciao ciao ciao

auguri auguri auguri
baci baci baci
quando ci rivediamo? presto, si? si si, presto. ad agosto? forse,come sempre.
avanti un altro!



ma S. stava trombando sul tavolo con la fidanzata?
si! ma la fidanzata era collassata.
e nessuno lo ha fermato?
si, un suo amico gliel'ha detto"fermati. ti stai rendendo ridicolo".
....ah!


vabbé è ora...
ciao ciao ciao
auguri auguri auguri
baci baci baci
quando ci rivediamo? presto, si? si si, presto. ad agosto?forse, come sempre.


madonna che freddo...e aprila sta macchina.
ma che ora s'è fatta? le 5.30..."le chiavi?!?"

"le chiavi?!?"Chi ce le ha?"
"cosa?"
" le chiavi della macchina".
ah.


"ma la mia l'hanno aperta con un filo"
"che macchina era???"
"una seicento"
"...si, vabbuò!"


"Ma se torniamo domani mattina a mente fresca?"
"Nooooooooo la macchina mi serve!"
"Fresco? Fa un freddo della madonna!"
"Permettete, la macchina è mia e me la spacco io!"
Crick! PPPAAAAAAM CRASHHHHHHHHH

BUON ANNOOOOOOOO

(questa è, la verità!)












mercoledì 7 novembre 2012

DI TUTTE LE COSE DATABIILI E INDATABILI

Ma quando è successo? Ieri pomeriggio, la settimana scorsa, due mesi fa...
Chiedimi
"quando hai comprato questi stivali?" ed io ti dico "la scorsa settimana"
(e infatti mi fanno un po' male)
"quando ti è caduto il primo dentino?" ed io ti dico "mai, me li hanno tolti tutti con la forza"

Adesso ti faccio io una domanda.
Quand'è che si comincia a sottolineare, evidenziare, incorniciare,
perché un giorno
se e quando qualcuno -magari tu stesso- ti chiede "ma..."
tu saprai cosa dire?
Ricordare è da grandi, è da gente che ha già capito che ci si può voltare indietro a guardare
e che indietro e dentro, a questo punto, non sono due cose così distanti.

E poi ci sono le cose che sono sempre state così. Abitudini? Certezze? Perché no.
Ad esempio le somme di piccoli eventi -le tante carezze, i tanti abbracci, le tante sgridate.. un po' meno schiaffoni- che si stratificano a formare quell'affetto, quel sentimento, quell'idea di noi.
Tutte le carezze non te le ricordi ma poco importa, perché se anche ne togli una il risultato non cambia.(anche se avrei fatto volentieri a meno di qualche sberlone!)

Un giorno, non dico come tutti ma sicuramente come tanti, rispondi ad una telefonata potenzialmente canonica e succede: realizzi che non sai quando, ma qualcosa è cambiato.
Lui che è sempre stato quello equilibrato della famiglia, quello che non si agitava mai per niente e soprattutto mai sull'onda dell'emozione dilagante del momento, quello che se ne andava a dormire perché "per affrontare una situazione difficile bisogna essere riposati",
lui adesso (a-des-so, bah!) urla nel cuore della notte.

"Perché?"
"Perché vedi, con l'età le cose cambiano, le prospettive anche ed i pensieri si arrovellano..."

" Si ma...quando è successo? "



sabato 6 ottobre 2012

AU MARCHE'

La signora pugliese ha colpito ancora.

Mi dà un po' di cicoria? un mazzetto direi
"UN MAZZETTO??? E CHE TI MANGI, SECCA SECCA!"
 (aumentate volume e frequenza a piacimento ché tanto non sbagliate)
Credo che il 90% della popolazione mondiale, rispetto alla signora, si può definire "secca secca".
La signora ha un giro fianchi che, a volerlo, può scatenare tutti gli elementi
...altro che il battito d'ali di una farfalla in cina!
Ma la signora non è "abboffata" come, per dirne una, le americane venute su a bevande gassate e patatine fritte affogate in salse di origine a dir poco aliena.
La signora è venuta su, e anche a destra e sinistra e davanti e dietro, a risopatateecozze:
la signora è "tusizza"!

Ma quella è senape? e come si cucina? (mai paga e mai doma io)
"MEEEEEEEEEEE COME SI CUCINA...COME LE CIME DI RAPE.
CI FAI DUE SPAGHETTI E VEDI CHE TI MANGI"
E giù una borsettata di senape ché la signora, nel fare le porzioni, ha occhi e mani formato famiglia.

Porgendomi le due borse, mentre io scompaio tra le fresche frasche:
"TANTE VERDURINE FRESCHE COME PIACCIONO A NOI TERRONI"
Eccallà.

Non mi sono mai piaciuti gli amarcord da "partono i bastimenti, p' terr'assai luntane".
Non mi sono mai piaciuti gli appartamenti "noi siamo tutti di giù".
Non sono mai "dovuta partire"
Non mi sento emigrante e non posso nemmeno dire di essere viaggiatrice,
sono passati vent'anni e non ci crederebbe nessuno, nemmeno io.
Semplicemente me ne volevo andare e me ne sono andata.
Non perché GIÙ ci stessi male, non perché GIÙ mi mancasse qualcosa:
semplicemente me ne volevo andare, semplicemente volevo altro.

Se c'è una cosa che ho sempre voluto è andarmene, a prescindere da dov'ero.
Se c'è una cosa che ancora voglio è altro, a prescindere da quello che ho.
 A volte può essere un problema, a volte  una ricchezza.

Assodato che la signora, con quei fianchi, può dire tutto quello che vuole
tanto io le vorrò sempre incondizionatamente bene!
DUE le ore che ci sono volute per pulire le borsettate di verdura;
TRE le porzioni di spaghetti con la senape;
QUATTRO le porzioni di cicoria con fagioli o con fave
che offro volentieri.
Gli ospiti, ça va sans dire, portano il vino.

martedì 10 luglio 2012

LUI




che tra il prosciutto e la crema di whisky sceglieva la crema di whisky!
che non sapeva saltare e allora mettevo lui sull'armadio e la pappa per terra...e mo, fammi vedere!
che silenzioso come un ninja fregava la sogliola (messa a scongelare sul davanzale, ma dico io...) per la pappa del nipotino della vicina!
che ha squartato un mio ex fidanzato saltando dall'ultima mensola ed appendendosi a quattro zampe alla sua schiena. mi è sembrato di intuire che non approvasse la nostra unione (e detto tra noi aveva ragione!)
che se i piccioni si attaccavano alla persiana mi chiamava per mandarli via (sempre stato dinamico il culone e soprattutto dotato di grande istinto predatorio "allora, li cacci sti rompimaroni?!?")
che per poco non mi fa morire di infarto. Credevo fosse sangue quello sparso in giro per il pavimento, poi ho seguito le tracce e portavano dritte dritte al pentolino del ragù...vuoto!
che non mi potevo alzare da tavola senza presidiare il piatto. un attimo di distrazione e ci si ficcava dentro muso e zampe a fare scarpetta grrrrrrrrrr
che se gli davo da mangiare qualcosa che non gradiva con grande stizza si girava di spalle e, culo alla ciotola, faceva finta di sotterrarla. come dire "sta merda te la mangi tu!"

che ha più nomi di dio:
torakiki!
michu-pichu, perché a tratti non è proprio sveglio sveglio, è un po' un picio!
ciccia-nitza, perché è sempre stato un gran trippone!
adesso pesa si e no 3kg, se non fosse per il pelo folto sarebbe un niente.
non mangia più.niente.fa sempre le scenate alla mario merola perché vuole mangiare ma poi, davanti alla ciotola, lecca qualcosina e se ne va sconfitto.
non lecca nemmeno più il mio piatto.
cazzo, c'era la ricotta...un tempo avrebbe sacrificato volentieri un mio dito pur di sbafarsela in due leccate!

ha tutto e niente pora stella, ha sedici anni, è tutto.
e non c'è cura per il tempo che passa, nemmeno per i mici rossi grassi e ciula.
sono io quella che non se ne fa una ragione.

mo, tipo, che con quaranta gradi mi dorme sui piedi...
in un altro momento gli avrei dato una bella pedata.
e lui sarebbe tornato all'attacco.
ed io gli avrei dato un'altra pedata.
e saremmo andati avanti così fino allo sfinimento.

e invece grondo in silenzio e resto immobile
perché tanto lo so che tra un po' si alza e si va a mettere dietro la poltrona.

ecco. si è sdraiato sul letto. meglio.

(mai scritto tanto in vita mia, ma sedici anni sono sedici anni. pardon!)


venerdì 6 luglio 2012

SHOPPING & FUCKING

è esattamente così che ti senti quando,
 in una "fresca" (abbiate pietà, tutto è relativo su questa terra) mattina di venerdì,
entri in ufficio
apri l'email
e prendi atto del fatto che
il presidente della società ti invita ad unirsi a lui nel dare il più caldo benvenuto al nuovo amministratore delegato.


Così.
Tra il lusco e il brusco,
Letto tra le righe,
Detto tra i denti,
Siamo già stati comprati.


Fiduciosi, aspettiamo il resto!

venerdì 27 aprile 2012

DICESI NOIA

La noia è uno stato di disinteresse o mancanza di energia, come reazione a stimoli che si recepiscono come ripetitivi o soporiferi. Cresce con la mancanza di cose interessanti da vedere, sentire, ecc., o da fare quando non si desidera star senza far niente. È il contrario, dunque, del divertimento.


E se una non riuscisse ad annoiarsi?
non vuole mica dire stare in uno stato di perenne divertimento...anzi...a trovarne di cose divertenti o anche solo veramente interessanti.


Voglio mettere il mio cervellino di brava bambina attenta, curiosa, preparata, brava, intelligente, interessata
sottovuoto spinto!!!
...come si fa? 

mercoledì 22 febbraio 2012

E' PRIMAVERA....

Oggi voglio pure l'erbavoglio.
Hai presente quella che non  cresce nemmeno nel giardino del re?
Ecco. Pure quella voglio!

mercoledì 15 febbraio 2012

OHIBO'

La sera di San Valentino mi è arrivato un invito
per una serata  "solo fanciulle"
di presentazione di sex toys.

XXX perché io MI LOVVO da impazzire!