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domenica 4 giugno 2023

MAI PERDERE LA FEDE

  Ho passato il mese di maggio a mordermi le dita per evitare la lista delle lamentazioni perché se è vero che sul proprio blog ognuno scrive quello che vuole manco è giusto fregarsene proprio: il mood di quello che si manda in circolo è importante. Non fosse altro perché "la rete siamo noi" e quello che ci metti, alla fine, ci trovi...un po' come nel gattò di patate.

 Dopo un maggio, dicevo, di discreta fatica, durante il quale ho rivolto spesso lo sguardo (e mica solo quello) al cielo, invocando spesso la madonna  (in qualità di regina del mese, mica per altro) giugno mi è cominciato con un raggio di sole di quelli che ti fanno ben sperare per il futuro.

 Ero completamente ignara del fatto che in tanti paesi della Verde Brianza (considerate che io chiamo Verde Brianza tutto quello che si estende da Monza in su) il 2 giugno, in occasione della festa della repubblica, viene organizzata una piccola cerimonia durante la quale il sindaco consegna ai neodiciottenni la costituzione ed il certificato elettorale.

 Il sindaco -giovanissimo, carinissimo, affettuosissimo, disponibilissimo-  ci ha chiesto di organizzare un piccolo reading teatrale incentrato sulla celebrazione del primo referendum, del suffragio universale, della costituzione etc etc

 Abbiamo scritto e portato in scena un testo fighissimo! A misura di giovani di cuore e di cervello di ogni età. 

  E poi si sono presentate ai giovani le associazioni attive sul territorio per invitarli a partecipare, ad esercitare la loro cittadinanza attiva (e io che a 18 anni ero ancora terrona di montagna mi stupisco ogni volta di quante cazzo di associazioni attive sul territorio sia in grado di esprimere la verde brianza, anche in un paesino di quante? 2000? 3000 anime? E ci hanno tenuto a dire che non erano lì a chiedere braccia per lavorare ma idee e voglia di fare, erano lì per offrire la possibilità di realizzare le loro idee. Li ho amati! (anche perché alcuni erano veramente agés)

 E mentre ero lì, in brodo di giuggiole, che quasi non mi capacitavo di tanta meraviglia, eccolo che arriva lui, l'alpino di 'stacippadipiuma  ed il suo intervento veterocelodurista. Come prima cosa ci ha tenuto a dire che non ci sono più i giovani di una volta, che se non ci sono più è perché non c'è più la leva obbligatoria che ,attenzione, non è stata abolita ma sospesa *care le mie testoline ricciolute e spensierate perse dietro alla f... a no, quella va bene* e se non ci sono più valori è perché nessuno fa più il giuramento e loro si che sanno che cos'è la vita.
Se esiste un dio, credete a me, l'alpino è ancora lì sulla tazza del cesso che si sta cagando anche il grappino del suo giuramento.

* è una mia libera interpretazione della lettura dei suoi pensieri *

  Il Buffet eccezionale, ça va sans dire, e offerto con grazia e generosità un po' mi ha riconciliato col mondo ma non troppo e allora sono andata un po' in giro a scarpinar tra i boschi.
Vi sarete accorti che al secondo giro non ho nominato la madonna. L'ho lasciata in pace perché le devo delle scuse per quanto l'ho invocata prima, per quanto ho riso poi e per quanto sto per fare or ora.

Ma allo stesso tempo la ringrazio perché lì, tra i boschi, ho dimenticato ogni amarezza ed ho riso, anzi ho pianto, no ho pianto per il riso come non mi accadeva da mesi. 




martedì 25 aprile 2023

L'INTELLIGENZA DEL SALMONE

[Milano, scampoli di spontanea resistenza]

Oggi non lavoro oggi non mi vesto resto nudo e manifesto tarararararà tarararararara

Ogni 25 aprile comincio così: in giro per casa, canto e cammino, cammino e canto, bevo caffè e sfumazzo.

Ad una certa, però, esco e manifesto. Ma prima mi vesto.

Quest'anno la manifestazione l'ho voluta prendere così, in contromano.

Sono arrivata a piedi in Duomo, con 15 minuti di ritardo rispetto all'orario di concentramento previsto in Porta Venezia. Ma chi mai conta il quarto d'ora quando esce di casa per incontrar la storia. Su, siamo seri.
C'era già qualcuno a dire cose sul palco ma io niente, insensibile al richiamo delle sirene (che cialtrona!) ho proseguito su corso vittorio emanuele (che cialtrona! il minuscolo...però anche lui non scherzava un cazzo.) e poi su su verso piazza San Babila.

L'ho detto e l'ho fatto, niente mi ha fermata: ho risalito il flusso su su su fino a Porta Venezia dove, un'ora e mezza dopo, la coda del corteo si muoveva appena.

Volevo fare un bagno di folla, sentire la pressione della folla che ti si stringe addosso, percepire la portata degli accadimenti in senso fisico e metafisico, vedere con i miei occhietti tondi e non particolarmente espressivi quanti saremmo stati in piazza a Milano, città medaglia d'oro della Resistenza. 

Se la questura ha dei dubbi sulla conta dei manifestanti posso aiutarla a fugare ogni dubbio,
Tanti eravamo. Tanti.

Non che mi piacciano proprio tutti tutti tutti quelli che erano lì a sfilare; di qualcuno, alla facciazza di Voltaire, avrei proprio fatto volentieri a meno ma tant'è! Amen.
Non ho voluto cedere alla tentazione del corteo alternativo ché anche lì c'erano delle belle punte di sgradevolezza non trascurabili. Credo che in questo momento disperdersi in mille rivoli non aiuti la resistente risalita del salmone.

Do un colpo di coda, faccio un saltino e vado oltre.

Devo dire che al di là degli slogan, al di là dei quattro politici di staminghia che fermano il corteo per farsi fotografare bene in posa dietro allo striscione (che cialtroni!) la manifestazione che mi piace è quella festosa, quella che porta la gioia in strada, quella che ti fa ballare.
Da lontano, sento la voce r'o Zulù e trovo pace e casa.

Poi per la serie "ho fatto anch'io delle cose buone"per chiudere la serata, in onore di Milano, ho fatto l'osso buco su medaglia d'oro di risotto allo zafferano. OH!

Buon 25 aprile a tutti!





sabato 3 aprile 2021

MEMENTO 65

 Se quello che hai deciso di fare è friggere le melanzane

Appendere le tende lavate di fresco è una cazzata immane.

venerdì 8 gennaio 2021

FINO ALLE NUVOLE ROSA

  

 
(questa foto è stata scattata prima del DPCM) * 

Natale quest'anno si è presentato come comanda Iddio, con tutti i sentimenti.

No, non ci ha risparmiato molto. E anche la distanza introdotta a proteggere i più fragili, l'ha riempita del senso di colpa di non esserci stati.

Possibile colmarla in videochiamata? Non credo. Eppure ci si prova, si fa quel che si può con quel che si ha.

Un'ora e mezza di videochiamata con mia nipote, un'ora e mezza!

Un'ora e mezza con la camera puntata sul soffito, contro il naso di sbieco,  sul bracciolo del divano, in giro correndo per casa che "The Blair Witch Project" scansati.

Un'ora e mezza a disquisire di massimi sistemi.

Ma tu glielo hai dato il cioccolato a Gesù? E no, non darglielo domani perché i Re Magi non vogliono, loro non glielo hanno portato e stanno sempre lì a controllare.

E no che non si può togliere l'albero perché senza le sue luci, coi desideri, come fai? Il desiderio più grande? La visita dei nonni...e la mia. Una bacchetta magica potrebbe aiutare ma niente è come la Luna, vedi? Brilla appena nel cielo e poi cresce, diventa grande ma non scoppia, diventa piccola piccola fino a quando, un giorno, non si fa vedere più. Ma torna sempre, per i desideri chemsempre parlano di magia, di meraviglia, di domani, speranza e stare insieme.

E parliamo, parliamo, ci facciamo compagnia e ci manchiamo, così, fino alle nuvole rosa

*(E no, questa foto non è stata scattata da me né da mia nipote. Alll'autore che dovesse riconscerla e  non approvarne l'utilizzo: basta esprimere il desiderio-direttamente a me però, non alla Luna- e verrà prontamente rimossa)


 



domenica 18 ottobre 2020

IO AMO QUEST'UOMO #4

                                                                [Pane o libertà]
 
L'ho fatto, sono tornata, sono tornata a teatro.

Che mancassi da Marzo l'ho realizzato solo quando mi sono seduta sulla mia bella poltroncina rossa, ho guardato giù, ho guardato intorno, ho guardato la scena spalancata; finanche i contatori, quelli in fondo sulla destra, erano lì a favore di pubblico. 

Una delle ultime volte che ero stata al Piccolo avevo visto SlavaSnow. La meraviglia. Era Natale, c'erano bambini grandi e piccoli in ogni dove, musica, coriandoli e neve ed enormi palle colorate che rimbalzavano dalla platea alla galleria e ritorno, sospinte da mani protese...non igienizzate!

Questa volta invece la meraviglia è entrata da una porticina laterale, così piccola che prima manco l'avevo vista, lì in fondo sulla sinistra.  Mi sono alzata in piedi (solo perché me lo ha chiesto lui) ed ho avuto un momento di vertigine ma non l'ho capito subito perché tra capo e collo, prepotente, mi ha incastrata il disagio.

Quanto amore, quanta bellezza, quanta bravura e quanto quanto mestiere per uno spettacolo delicatissimo, quasi funambolico. Un passo più in qua o più in là e cadi di sotto, e lo sai, ma scegli. Ogni passo, ogni parola, ogni gesto, ogni nota.

Ed è stata ancora vertigine. Ma questa l'ho capita!

Grazie. 


lunedì 15 giugno 2020

CONFITEOR #5

L'ho fatto. E' successo. Di nuovo. Finalmente.
Dopo tre mesi di durissimo isolamento,
dopo tre mesi di faticosi equilibrismi tra trovare e mantenere la giusta distanza, non isolarsi, non perdersi nell'iperuranio, non flirtare col gorgo buio dei miei pensieri neri , dopo tre mesi, dicevo, 
ho abbracciato qualcuno!

No, pardon, qualchedue; perché due sono, sei mesi in due di meraviglia occultata al mondo dal lock down. E forse  forse, pensi,  non tutto il lockdown vien per nuocere!
Ed erano talmente belli loro che lì per lì non ci ho neanche fatto caso.
Ci ho pensato di  notte, a casa, mentre richiudevo il mio libro e lo posavo affianco al cuscino, come ultimo gesto prima del sonno.
Il mio primo abbraccio!
La meraviglia!

#Incasodiinsonniaallungareilbraccio
(ah, accendere la luce!)

venerdì 10 aprile 2020

OGGI E SEMPRE RE-SI...

LIENZA!

Per scendere a buttare l'immondizia -leggi pure appoggiare il sacchetto  di fianco al portone-
cuore di zia
dopo aver mangiato "vilociviloci così ci organizziamo bene"
dopo aver fatto attendere il padre per un tempo a  lui sembrato infinito
si è presentata all'uscio vestita da Minnie, con tanto di sottogonna di toulle,
"Così, mamma, faccio finta di andare a una festa!!!"


PS: che c'entra si e no ma ci è entrato nel momento in cui ho deciso il titolo del post.
Amici di tutti i social (ma sooprattutto FB) possiamo gentilmente parlare di una cosa alla volta? Facciamo passare Pasqua  e poi ci buttiamo sulla liberazione?
Lo so che resistenza è ogni giorno e mai come in questo periodo ce lo dobbiamo ripetere come un mantra, ma ogni volta che voi scrivete partigiana ed io, succube di un condizionamento pavloviano, leggo parmigiana  poi mi sento una merda!

 :-*BUONA PASQUA A TUTTI

giovedì 8 agosto 2019

DORMI? DORMI? E DAI, DORMI!

Di tanti discorsi e racconti incrociati, non appena metti la testolina sul cuscino, quale ti popcorna su?

Il dubbio amletico.

Cuffiette e via.
Non cerco risposte, forse un criterio e qualche ora di sonno (*)

 *C'o Zulu...e cchi vuo'rorm...

sabato 20 luglio 2019

TANTO PE' PARLA'

Lenzuola blu per il puro gusto di far finta di galleggiare sul profondo mare.
Non è la brezza, è il ventilatore.

Intorno, a dare il cambio alle bambole di quando ero bambina, libri. Quelli già letti e ancora da recensire, quelli in attesa di essere letti.
Tutti sul letto.

Se qualcuno mi chiedesse, adesso, qual è il libro che porterei sull'isola deserta -perché solo lì ti può portare una zattera lenzuolo sospinta da uno scirocco di ventilatore-
probabilmente lo darei in pasto agli squali.




martedì 21 maggio 2019

CONFITEOR #4

Al suo primo ricevimento scuola-famiglia, Cinciapiccola era talmente convinta di trovare il buffet e pure la musica che aveva preteso di andarci con le scarpette da ballo, quelle di pelle lucida col fiocchetto.

sabato 29 dicembre 2018

È PASSATO NATALE

Ci ho messo un po', un bel po', ma alla fine ce l'ho fatta.
Rubo il post a digitoergosum e rispondo punto punto.
IIstruzioni per l'uso: se avete addosso i vestiti delle feste maneggiate con cura questo post perché il nostro Natale è unto e questo post è intriso di Natalità.

giochi
Tombola poco o niente.
Piattino e sett'e mmezzo moooolto meglio, fa più biscazzieri e i biscazzieri, si sa, sono unti.


fumetti
Fumetti al mare, a Natale libri.
I libri letti a Natale li riconosco dalle impronte di zeppole sulle pagine.
(Oooops SPOILER, ho detto zeppola!)

film
Natale in casa Cupiello.
Sempre.Ogni anno. Da sempre e per sempre.

televisione
Si usa solo per guardare tutte le altre commedie di Eduardo.
Ad oltranza. Senza tregua.

canzone
Dopo baffone e socio che scendevano giù dalla montagna per la novena di Natale niente e nessuno è riuscito a prendere il loro posto.
O zampognari veri, ma veri, pelli e tutto, o niente!


cibo
Ehhhh
Sedetevi. Comodi.

Tradizione vuole che a tavola, per il cenone di natale, ci siano 13 cose.
Mio nonno, che di Natali passati non troppo bene ne ha avuti un po', metteva nella lista pure il sale e l'olio che stavano sulla tavola.
Quando sia successo non si sa, fatto sta che ad un certo punto sul nostro umile desco sono comparse 13 portate.
È tradizione, oh!
Quest'anno mia madre, stufa del solito primo a base di pesce, ha osato con i tortellini in brodo.
E mica se li è fatti portare da Bologna, già che mia sorella scende... no, li ha fatti a mano.
Così mi è toccato friggere quei 4kg di peperoni e quei 40 pezzi di baccalà.
Perché non è Natale senza peperoni e baccalà.
E nemmeno senza zeppole, però quelle se le frigge zia!

luoghi
il mio paesello, la mattina di natale.
Mia mamma in cucina a preparare il pranzo di Natale (si, poi pranziamo pure); noi in pigiama tra il terzo e il quinto piano per recuperare tutti i regali di Babbo Natale che da noi consegna a casa del committente.
E le liti, e le minacce "babbo natale è ancora in zona, se vi sente torna indietro e si ripiglia tutto"

libri
per me i libri sono tutto. mi impongo di leggerne almeno uno a settimana, ma poi non sempre ce la faccio.
Anche perché ultimamente sto scegliendo di quei polpettoni...
Ad esempio, non mi ero mai rifiutata di leggere un libro a Natale, ma "le benevole" l'ho lasciato a milano, ricomincio quando torno.
Le benevole libro del non natale.
Libri di natale l'ho scoperto da grande ma va bene lo stesso, non è mai troppo tardi,
"il vangelo secondo Bif"

videogame
Zero.Negata. Inidonea.

life
Non sono una che rimane incantata dalla magia del Natale. Mi piace l'idea che, per un giorno all'anno, siamo di nuovo tutti a casa (non nego che qualche volta me la sono scappottata allegramente ed altre meno allegramente: ci sono momenti in cui c'è bisogno o voglia di fare altro o di essere altrove e sticazzi se è Natale)
Mi piace la routine del cenone, questa è la verità: cucinare, montare i tavoli, contare le sedie...e i conti non tornano mai!

foto di un natale passato
No, le foto no. È il mio regalo di Natale per voi.

Chi vuole, se vuole, come vuole, può raccontare il suo Natale passato ma anche no.

Oh!

martedì 27 novembre 2018

SANTA CLAUS IS COMING TO TOWN

E bisogna organizzarsi per tempo,
bisogna scrivere la letterina...la prima oh,
non scherziamo!

Vorresti dei giochi?
-No, cilò!
Vorresti dei vestitini nuovi?
-No, cilò!
Vorresti dei libri?
-No, cilò!

E vabbe', c'è tempo, tu pensa ad una cosa che ti piace tanto tanto e che vorresti
-...
 ...
 ...
POLPETTE!-

Siamo fatte così in famiglia, siamo ragazze semplici, badiamo alla sostanza.
Buon sangue non mente, e nemmeno cuore di zia.

lunedì 26 febbraio 2018

AAA

COLLEGA seminuova,
vegetariana, in pieno digiuno quaresimale,
CEDESI.

Solo se veramente interessati (è il tempo del digiuno e del pentimento, non dell'illusione)
Preferibilmente ore pasti. Miei.
Astenersi perditempo.
Ma soprattutto fate in fretta!!!

lunedì 31 luglio 2017

PIÙ VICINI PER TUTTI!

C'è chi ai vicini chiede di abbassare la radio, di segarsi i tacchi, di bruciare gli zoccoli, di andare a martellarsi i pollici altrove;
chi chiede del sale, del caffè, dello zucchero per il caffè, limone, olio, un goccino di vino giusto per cucinare.

Io ho chiesto in prestito una valigia più grande.
Oh, e la ho avuta!!!!
Che non vedano l'ora di mandarmi in vacanza???

(A onor del vero, in momenti altri e sparsi, ho chiesto anche tutto il resto...)

sabato 8 luglio 2017

CONFITEOR 0

Confesso di aver sicuramente rilasciato, negli anni,  dichiarazioni imbarazzanti in lungo e in largo per il mio blog ma di non aver la benché minima voglia di andare a ripescarle.

Nuntio vobis:
 questa serie comincia qui.

domenica 11 giugno 2017

MALINCONICO POST

Lo conoscete voi a Vincenzo Malinconico?
No?
Mi dispiace assai, peccato!

Io ci ho passato più o meno quattro settimane. Il tempo di leggere i libri -tre per l'esattezza- e di rileggerne due su tre
(perché il primo, non sapendo, me lo sono goduto pagina per pagina. Con gli altri due, ingorda, mi ci sono fatta un sonoro abboffatone dicendomi "Tanto poi te li rileggi con calma. Mo però non ti distrarre, leggi, vai avanti. E muoviti").

Poiché qualcuno si è preso la briga di dire che "l'attesa del piacere non è forse essa stessa il piacere?" io, che sono di indole gentile, mi sono presa la briga di verificare mettendo un altro libro tra il primo e il secondo. Praticamente un sorbetto, o quasi; superfluo, demodé, potenzialmente indigesto oltre che fuori posto perché da che mondo è mondo il sorbetto si colloca tra il secondo di carne e quello di pesce.
Tra il primo e il secondo il sorbetto non ci sta.
E infatti l'ho lasciato quasi tutto. Dopo i primi due/tre capitoli scucchiaiati a forza si, l'ho lasciato. OH!

Si vede che a me 'sta procrastinazione ossessiva del piacere non mi si confà.

Sto divagando. Sarà per questo che mi piace Malinconico, pure lui divaga. Uh se divaga.
Tipo, avete presente quando clicchi sul contenuto di una cartella e non sai come dai l'OK a  "apri tutti i files"?
Ecco: lo schermo ti si riempie di fogli virtuali sovrapposti che tu cerchi di chiudere e invece no, loro sono troppi per un solo mouse e quindi finisce che ogni click ne mette in evidenza uno, come pescar dal mazzo.

Sto divagando. Perché in origine mica vi volevo parlare di Malinconico.
Malinconico è la scusa, è l'antefatto, è la mia divagazione numero zero.
Rumore, Sex & Raffa, La porta avanguardistica del "chissà se va" le sue numero uno, due e tre.
E non si può restare a file spenti difronte a quel gran genio della Raffa.
Così anch'io comincio a divagare, per l'esattezza Ricomincio da tre!

E' un attimo che mi ritrovo in cucina, all'ora di pranzo a casa di Giannino e Peppina.
E allora so che è domenica. Di che anno, con precisione, non so ma di sicuro non oltre l'ottantotto.
In televisione il TG o TGL'una? mostrano, niente di meno, la Raffa Nazionale in udienza dal papa.
Non so come dire ma nonmenepotevafregaredimeno mi sembra piuttosto adeguato.
Ero distratta, sicuro. Giannino no. Ha visto tutto il servizio poi si è alzato da tavola e prima di franare sulla poltrona ha esclamato lapidario "'sta schifosa!" (mi raccomando la pronuncia della sch, è importante)
E mi sa che ancora ero distratta quando è arrivato Malinconico e click, ha aperto il file.
Quel gran genio della Raffa, che non si è mai sposata, si è presentata con il compagno alla sua destra, l'ex compagno alla sua sinistra, un maschio umano ridotto a un pupazzo alla sinistra della sua sinistra...difronte al Papa.

Quel gran genio della Raffa!!!

PS: E compratevela la trilogia di Malinconico!
Arrangiati, Malinconico di Diego de Silva

Non pensavo che a Napoli esistessero dei Diego prima dell'avvento di Maradona. Per dire.



lunedì 6 febbraio 2017

TAMARREIDE NUMMERO "B!"

Perché ogni promessa è un debito.
Avevo promesso che avrei scritto una puntata per ogni concerto, per accompagnare il Maestro nella sua conquista dell'Italia.
Peccato che le date fossero un po' ravvicinate,
"peccato" che io in quel periodo stessi lavorando  (sempre a sprazzi, ma più si che no, diciamo così)
peccato che non c'è niente come fissar scadenze per minare il campo dove fioriscono i miei buoni propositi.
Ciò detto saldo il debito con un pagamento a quasi 60gg il che fa di me una splendida pagatrice. (Ditelo ad Equitalia, mi raccomando. Dovessi mai aver problemi un giorno, non si sa mai!)
E lo saldo accompagnando il Maestro nella sua conquista dell'EUROPA!

Ebbene si: LONDRA è caduta e ne ho le prove

Allora, ho perso il segno, dov'ero rimasta? ah, ci sono!Tortora/Praia a Mare anni '80/'90

Ho visto i miei vicini avvicinarsi da lontano, li ho accolti al grido di "Papà papà guarda: la processione". Niente madonne da far salpare al tramonto, tra inni di giubilo, su barche multicolori ricolme di fiori; solo una lunga colonna di auto che apriva la strada all'ammiraglia, quella che portava sul tetto il pezzo più sacro: a poltrona r'a nonna!

Terrore negli occhi di mio padre, panico e paura negli occhi di mia madre e mia zia, tentativo scomposto di fuga dei miei prozii (perché, a conti fatti, manco noi scherzavamo in quanto a vacanze in compagnia).
Io li ho amati, subito! E sono stata ricambiata! A loro devo molto, sono loro che mi hanno insegnato che un altro modo (e dico modo) è possibile, anche se, con un po' di moderazione è meglio.

Veniamo al sodo, il tema del giorno è: IL CIBO
Il tamarro non mangia, il tamarro si abboffa con grande soddisfazione, a qualsiasi ora del giorno e della nottte.
Non che noi fossimo a dieta, è che per i miei il contegno è valore.
Ai giovani tamarri, in spiaggia, gliel'accattavano la "fella di cocco"
A NOI NO!"ma chissà con che acqua la sciacquano"
Ai giovani tamarri, la domenica pomeriggio,in spiaggia, a merendina (dopo tutta la merce che si erano sfrattati a pranzo), la nonna gliele accattava le "graffe"
A NOI NO!" ma chissà con che olio scadente, uso e riuso, sono state fritte"

Durante le cene con gli amici del mare A NOI BAMBINI (mmmmm e non vi dico quanto odiavo 'sta cosa dei bambini!) prima ci davano le pizze fritte, poi gli spaghetti con le vongole e solo dopo, infami, uscivano l'impepata di cozze "tanto i bambini hanno già mangiato!"
Ribadisco: infami!
Se non fosse che a me le cozze mi sono sempre piaciute assai...
nel mio piatto ne arrivavano 3 ( e dico tre) "perché ai bambini le cozze fanno male!!!!"
contrattando potevo arrivare fino a 5.
Si, le cozze a casa mia vanno dispari...come le rose.

Se non fosse che, una sera, mi bastò girare l'angolo della casa per affacciarmi sul dehors dove servivano la cena i miei amati e scoprire, con mia grande meraviglia, che loro le cozze " e ccacciavanu cu 'a conca*"

Ho stampata nella mente l'immagine, ni-ti-da, di me in punta di piedi, con gli occhi sgranati, la mascella pendula, e le manine attaccate alla rezza**
Alla mia vista, i vicini, devono essersi molto preoccupati tant'è che il signore tamarro mi ha guardata, è venuto verso di me, e subito mi ha chiesto
"ma hai mangiato???"
"si", ho detto io "ma mamma le cozze così non me le dà"
"e come te le dà?????" ha detto lui
"mamma me ne dà 3" ho risposto io
"3????????"  credo di averlo sconvolto. Non credo che fino a quel momento avesse mai valutato nemmeno lontanamente la possibilità di contare le cozze.
"ma vieni a mangiare con noi" ché non si dica che il signore tamarro peccasse in generosità
"no,grazie, non posso" ho detto io
"ti vengo a prendere io?" ha detto lui
"no, grazie, mamma non vuole" ho detto io
"ti mando a mia figlia?" ha detto lui, incalzate
"no, grazie, mamma non mi manda" ho detto io
"ti mando a piglia' r'a  nonna?" ha detto lui, sempre più incalzante
"no, è che poi mamma quando torno si arrabbia di più" ho detto io

"E allor' aspiett"
E fu così che il signore mi proscette*** le cozze da sotto la rezza**
Prontamente sradicata per l'occasione, ça va sans dire.

Sempre grata!
Perché da quel giorno so che che un altro modo (e ridico modo) è possibile, anche se, con un po' di moderazione, forse, è meglio.


*dicesi conca il catino -di svariate misure ma comunque più è grande e più fa conca- blu con i doppi manici
**dicesi rezza la rete metallica o in pplastica utilizzata generalmente per delimitare una proprietà
***dal verbo proscere, porgere (e dai che è facile, si capisce su!)

mercoledì 23 novembre 2016

CONFITEOR: IO AMO QUEST'UOMO #3

Tony Tammaro Tokio-Londra-Scalea

Un amore di aaaaanni!

E' per questo che voglio inaugurare il mio ritorno al blog con un omaggio al grande maestro Tony Tammaro che proprio in questi giorni, nella sua smisurata magnanimità, ci è venuto a trovare lungo lungo fino a Milano.

E' mia intenzione
(Ci provo, mi impegno. Non dico che potete stare proprio senza pensieri ma quantomeno rilassati si)
seguire la sua discesa verso sud, accompagnando le tappe della sua conquista dell'Italia
Milano-Bologna-Roma- Salerno
con la pubblicazione della mia personale saga "LA TAMARREIDE".

Queste mie pagine vogliono essere si un omaggio ma anche una sorta di risarcimento per gli anni passati.
Infatti:
Nella landa sperduta in cui io sono cresciuta le "grandi cascette" ce le avevano solo  "i fruttaiuoli"
e per avere news del maestro bisognava aspettare agosto quando l'amica C. le portava pezzotte da Napoli.

Massimo Rispetto e Stay Tuned

giovedì 4 dicembre 2014

TENERE LONTANO DALLA PORTATA DEI BAMBINI

S'è rotto il forno.
Cerca il forno, guarda il forno, ma forse che si, ma forse che no, ma si ci penso e poi eventualmente ripasso.

E poi succede, perché è così: quando l'amore arriva arriva.
E proprio come accade in amore c'è qualcosa che ci aggancia lo sguardo,
che calamita l'attenzione, che ci accalappia e ci fa battere il cuore;
tutto il resto, importante/non importante poco importa, si sfoca sullo sfondo,
dalle brume si staglia il dettaglio amato, la sorgente di ogni gaudio:
il girarrosto.

Ero piccina e quando la mia mamma non ce la faceva più a reggermi,
o semplicemente aveva da fare ed in qualche modo doveva pur disinnescarmi,
mi preparava il pollo allo spiedo.
LA GIOIA!
A quel punto prendevo la mia poltroncina (in paglia di vienna, con braccioli), mi sedevo davanti al forno
e non mi muovevo da lì fino a quando non era pronto.
IL POTERE DELL'IPNOSI!

Ed è così che quando, taglierino alla mano, mi sono avventata sulla fascetta strozzacavo che saldamente legava il mio girarrosto alla griglia (mia anche quella, giuro l'ho pagata, ma bisogna essere onesti e dare alle cose il loro nome: non è amore)
praticamente avevo tre anni!

*Il seguito è destinato ad un pubblico adulto e non impressionabile
(ammesso e non concesso che qualcuno abbia conservato interesse leggendo queste due forchettatine di cazzi miei)

Ed a tre anni è facile che ti scappi il taglierino e che violentemente ti affetti il dito e che tu te ne accorga solo perché lo senti rimbalzare sull'osso.
Sangue ovunque, manco stessi sgozzando un pollo!




martedì 2 dicembre 2014

MANNAGGIA LI PESCETTI

ho passato dieci minuti dieci a dare da mangiare ai pescetti virtuali
che amenamente sguazzano in fondo alla mia home page.

sono fighissimi.

tanto basta a dire quanto sono messa male!