Se quello che hai deciso di fare è friggere le melanzane
Appendere le tende lavate di fresco è una cazzata immane.
Andando andando Cinciampai...capita, quando una è maldestra! E continuando CirINCIAMPAI...capita, quando una è cocciuta!
Se quello che hai deciso di fare è friggere le melanzane
Appendere le tende lavate di fresco è una cazzata immane.
una goccia di acqua salata scivolava lenta
l’ultima goccia di quel bagno salato cominciato in un tuffo di schiena per non affrontare il freddo di quel mare sulla pancia
il fresco dell’acqua sulla faccia accaldata
la luce del sole che si fa sempre più tagliente man mano che riemergi dall’acqua
quell’acqua che sola ha saputo fermare i pensieri e fare il vuoto per un secondo
per un secondo di silenzio e beatitudine
un secondo che ha spalancato l’eternità
che ti ha dato per sempre un momento a cui tornare
goccia nel mare
NON ESISTONO PIU' LE NEVICATE DI UNA VOLTA
Quelle che "a scuola gira il morbillo/la rosolia/la varicella/la pertosse/la quinta la sesta e pure la settimapiu'chediminuita malattia. Ma tanto crai *, si ddiu voli, nevica e disinfetta tutto"
*domani, per i diversamente nordici
**e visto che oggi è già domani, dopodomani si dice piscrai
***e visto che chi ha tempo non aspetti tempo dopo-dopodomani si dice piscrilli
Natale quest'anno si è presentato come comanda Iddio, con tutti i sentimenti.
No, non ci ha risparmiato molto. E anche la distanza introdotta a proteggere i più fragili, l'ha riempita del senso di colpa di non esserci stati.
Possibile colmarla in videochiamata? Non credo. Eppure ci si prova, si fa quel che si può con quel che si ha.
Un'ora e mezza di videochiamata con mia nipote, un'ora e mezza!
Un'ora e mezza con la camera puntata sul soffito, contro il naso di sbieco, sul bracciolo del divano, in giro correndo per casa che "The Blair Witch Project" scansati.
Un'ora e mezza a disquisire di massimi sistemi.
Ma tu glielo hai dato il cioccolato a Gesù? E no, non darglielo domani perché i Re Magi non vogliono, loro non glielo hanno portato e stanno sempre lì a controllare.
E no che non si può togliere l'albero perché senza le sue luci, coi desideri, come fai? Il desiderio più grande? La visita dei nonni...e la mia. Una bacchetta magica potrebbe aiutare ma niente è come la Luna, vedi? Brilla appena nel cielo e poi cresce, diventa grande ma non scoppia, diventa piccola piccola fino a quando, un giorno, non si fa vedere più. Ma torna sempre, per i desideri chemsempre parlano di magia, di meraviglia, di domani, speranza e stare insieme.
E parliamo, parliamo, ci facciamo compagnia e ci manchiamo, così, fino alle nuvole rosa
*(E no, questa foto non è stata scattata da me né da mia nipote. Alll'autore che dovesse riconscerla e non approvarne l'utilizzo: basta esprimere il desiderio-direttamente a me però, non alla Luna- e verrà prontamente rimossa)
Che mancassi da Marzo l'ho realizzato solo quando mi sono seduta sulla mia bella poltroncina rossa, ho guardato giù, ho guardato intorno, ho guardato la scena spalancata; finanche i contatori, quelli in fondo sulla destra, erano lì a favore di pubblico.
Una delle ultime volte che ero stata al Piccolo avevo visto SlavaSnow. La meraviglia. Era Natale, c'erano bambini grandi e piccoli in ogni dove, musica, coriandoli e neve ed enormi palle colorate che rimbalzavano dalla platea alla galleria e ritorno, sospinte da mani protese...non igienizzate!
Questa volta invece la meraviglia è entrata da una porticina laterale, così piccola che prima manco l'avevo vista, lì in fondo sulla sinistra. Mi sono alzata in piedi (solo perché me lo ha chiesto lui) ed ho avuto un momento di vertigine ma non l'ho capito subito perché tra capo e collo, prepotente, mi ha incastrata il disagio.
Quanto amore, quanta bellezza, quanta bravura e quanto quanto mestiere per uno spettacolo delicatissimo, quasi funambolico. Un passo più in qua o più in là e cadi di sotto, e lo sai, ma scegli. Ogni passo, ogni parola, ogni gesto, ogni nota.
Ed è stata ancora vertigine. Ma questa l'ho capita!
Grazie.